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Il palazzo Vescovile
Il cortile interno
Il cortile interno del palazzo vescovile con le sue logge rinascimentali disposte su tre piani a sud e a nord e con le sue facciate barocche ad ovest e ad est, il portale in marmo, e il campaniletto della chiesa è sicuramente una delle più suggestive corti delle residenze dell'Alto Adige. La ristrutturazione dell'edificio cominciò nel 1595 sotto il principe vescovo, cardinale Andreas d'Austria. Nelle arcate del cortile interno, disposte su tre piani, dovevano prendere posto 44 statue in terracotta dello scultore di Schongau, Hans Reichle: queste avrebbero rappresentato l'albero genealogico degli Asburgo. I principi vescovi che seguirono, Chistoph Andreä von Spaur e Kaspar Ignaz, conte di Künigl, portarono avanti l'opera di restauro, tuttavia non secondo i piani del cardinale Andreas d'Austria. Per l'edificazione della facciata nord Hans Reichle, che ora dirigeva i lavori, ricorse ai progetti di Alberto Lucchese, l'architetto del cardinale Andrea d'Austria. Così sorse una seconda facciata con arcate nello stile della Maniera e venne offerta la possibilità di inserire le statue di Reichle nelle nicchie dei pilastri.
La capella
La cappella di corte dell'Immacolata Concezione si trova nell'ala ovest del palazzo vescovile e fa parte del percorso museale. Deve il suo aspetto barocco alla ristrutturazione avvenuta nel 1707 per volere del principe vescovo Kaspar Ignaz conte di Künigl (1702-1747). Il suo stemma è situato, infatti, sull'arco di trionfo della cappella. Il pittore Kaspar Waldmann, nativo di Innsbruck eseguì gli affreschi del soffitto e le quattro tavole per le pareti con scene della vita di Maria. Gli stucchi con una sovrabbondanza di decorazione sono di Bernardo Pasquale, l'altare maggiore di Cristoforo Benedetti e la pala d'altare di Johann Georg Dominikus Graßmair.
La sala dei cavalieri
Il principe vescovo Kaspar Ignaz conte di Künigl tra il 1707 e il 1711 sottopose il secondo piano dell'ala ovest ad un'opera di ammodernamento affinché fossero predisposte delle sale per le visite dell'imperatore. La zona imperiale costituita da una sala di ricevimento, un'anticamera, una sala da pranzo, un soggiorno e un salottino cinese, venne decorata da affreschi, stucchi e tappezzeria veneziana di seta. In due salette situate nella parte terminale della zona imperiale sono esposte l'argenteria da tavola, proveniente da Asburgo, e le porcellane di manifattura imperial-regia della corte di Vienna, comperate nel 1765 in occasione della visita dell'imperatrice Maria Teresa.
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